mercoledì 10 agosto 2011

Peripatetici per forza, costretti a gridare.

Primo fattore: la distanza
(...) una marcata perdita di intelligibilità con il crescere della distanza degli allievi dalla cattedra da cui l’insegnante parlava con voce normale. Da un’intelligibilità intorno al 95% a 2 metri di distanza si scendeva a circa il 50% quando la distanza passava a 8 metri (...)



Secondo fattore: il tempo di riverberazione
(...) da un’indagine effettuata nel 1995 da alcune USL dell’Emilia-Romagna, Toscana e Veneto sull’acustica degli edifici scolastici è emerso che su 284 aule esaminate ben l’82,7% presentava TR sensibilmente superiori a quelli ammessi da qualsiasi riferimento normativo. E un eccesso di suono riverberato, rispetto a quello diretto, significa pregiudicare sensibilmente
l’intelligibilità del parlato, rendendo difficoltosa la distinzione dei singoli segnali vocali e delle pause che separano una parola dall’altra. (...)

(...) Terzo fattore: il rumore di fondo.
È questo il fattore d’inquinamento acustico più grave e diffuso nelle aule scolastiche. In tutti i Paesi che si sono finora occupati di questa questione, la sua presenza e il suo livello si sono rivelati infatti come la principale causa di riduzione dell’intelligibilità del parlato. A ciò si aggiunga che un elevato rumore di fondo provoca solitamente un aggravamento degli effetti negativi associati ai primi due fattori considerati.

(...) le sorgenti di rumore esterne: il traffico stradale, aeronautico e ferroviario; gli impianti industriali e commerciali, i cantieri stradali, ecc.;
le sorgenti di rumore interne all’edificio scolastico: l’attività nelle aule adiacenti, nei corridoi e nelle palestre; il funzionamento degli impianti interni;
le fonti di rumore interne all’aula: il brusio degli allievi, il cigolio dei banchi e delle sedie, gli impianti di condizionamento ambientale, ecc.

per saperne di più, cfr.

(...)
Tra gli obiettivi dello studio, vi era anche quello della salvaguardia delle malattie professionali dei docenti che devono poter insegnare senza subire stress vocali (condizioni che invece si possono verificare nel caso di riverberazione eccessiva). Alla luce dei risultati ottenuti, sembra necessario rivedere quelli che sono i criteri progettuali delle scuole, quali la tipologia di arredi e la distribuzione degli spazi, in modo tale da tendere ad un miglioramento della situazione riscontrata.

(...) il primo intervento potrebbe riguardare la riduzione del tempo di riverberazione all’interno delle aule; questo parametro può essere infatti considerato un parametro acustico di base, non solo perché da solo dà un immediato riscontro delle caratteristiche del campo sonoro interno, ma
anche perché il suo valore viene inserito per la definizione di tutti gli altri indici di valutazione.

cfr. la tesi di laurea di Angelo Scarpa, CORSO DI LAUREA TRIENNALE IN TECNICHE DELLA PREVENZIONE NELL’AMBIENTE E NEI LUOGHI DI LAVORO, Università di Padova, Anno Accademco 2006 - 2007

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