"Diciamo fonoassorbente un materiale con elevato coefficiente a ; di solito ciò è dovuto al fatto che una parte dell'energia incidente viene convertita in calore, ma può anche essere dovuto al fatto che viene favorita la trasmissione attraverso il materiale stesso. In modo analogo, diciamo fonoisolante un materiale con basso coefficiente t. Per esempio, una tenda appesa in mezzo a una stanza è altamente fonoassorbente ma poco fonoisolante, perchè l'energia incidente viene in parte convertita in calore per attrito passando attraverso il tessuto ed in gran parte viene trasmessa atraverso la tenda. Un muro massiccio con intonaco liscio è molto fonoisolante ma poco fonoassorbente, perchè quasi tutta l'energia incidente viene riflessa" (...)
Il rumore emesso dalla sorgente investe direttamente o indirettamente il ricevitore, che è posto nella medesima stanza. In tal caso, per abbassare il livello di rumore al ricevitore, si impiegano materiali FONOASSORBENTI, i quali, diminuendo l’intensità dell’onda riflessa, diminuiscono il riverbero sonoro.(...)
Questi materiali fonoassorbenti si possono dividere in base alla composizione tra materiali a struttura fibrosa (fibre minerali, fibre di vetro, di cellulosa, ecc.) e imateriali plastici espansi (poliuretano). Questi ultimi devono però presentare strutture a celle aperte per risultare efficaci. I materiali con strutture a celle chiuse impediscono il movimento dell’aria al loro interno e non consentono la dissipazione dell’energia sonora da cui sono investiti.
Le prestazioni intrinseche dei materiali vengono influenzate in misura apprezzabile da alcune condizioni per così dire "esterne":
- Spessore del materiale;
- Sistema di applicazione: presenza di un’eventuale intercapedine (e sua profondità) tra il pannello e la parete;
- Sistema di sospensione del pannello alla parete;
- Tipo di rivestimento o protezione superficiale (del pannello).
(criticità)
Il tipo di protezione superficiale dei materiali fonoassorbenti costituisce un altro fattore che influenza la resa finale. Raramente è possibile esporre il materiale senza una qualche forma di protezione superficiale, per motivi estetici, di pulizia, igiene e per evitare che depositi di polvere ne alterino nel tempo le caratteristiche. Spesso si applicano lamiere sottili perforate, in acciaio o alluminio, o pannelli in materiale fibroso a bassa densità anch'essi forati.
Il materiale fonoassorbente viene posto dietro il pannello di protezione, ma leggermente staccato dalla superficie, mediante distanziatori. Questi elementi di protezione riducono le caratteristiche di assorbimento acustico alle frequenze superiori a 1000Hz. Infatti, a tali frequenze, i toni presentano ridotte lunghezze d’onda che vengono in buona parte riflesse se incontrano le superfici continue, non perforate, dei pannelli.
Invece, per i toni a bassa frequenza, le corrispondenti elevate lunghezze d’onda subiscono diffrazione da parte delle superfici riflettenti, riescono ad aggirarle e accedono attraverso i fori all’interno del materiale fonoassorbente.
L’uso di superfici perforate di protezione riduce dunque la caratteristica di assorbimento del materiale acustico alle alte frequenze.
Oltre che con pannelli rigidi la protezione superficiale di materiali a struttura fibrosa viene effettuata spesso mediante l’impiego di film plastici, di tessuti in fibra di vetro, ecc. Tali soluzioni sono generalmente utilizzate per i pannelli destinati ai controsoffitti. Questo tipo di protezione non introduce modifiche di rilievo alle caratteristiche del materiale.(...)
Pannelli assorbenti perforati
I risuonatori di Helmholtz sono costosi da realizzare ed efficaci solo su strette bande di frequenza. Un meccanismo simile di assorbimento si ottiene con pannelli perforati, montati ad una certa distanza da una superficie rigida;
i fori nel pannello agiscono come una serie di "colli" che dividono la stessa "camera". L’aria contenuta in queste aperture, analogamente al risuonatore di Helmholtz, si comporta come una serie di masse connesse ad un’unica molla (l’aria compresa nello spazio tra il pannello perforato e la superficie rigida posteriore), vi sarà dunque una frequenza di risonanza alla quale l’assorbimento dell’onda sonora è massimo. (...)
Volendo ottenere un assorbimento più regolarmente distribuito su una banda di frequenze più ampia, occorre praticare dei fori di diverso diametro, ovvero spaziarli disuniformemente in modo da variare il volume della cavità. Quest’ultimo effetto può anche essere ottenuto mantenendo inalterata la foratura e variando lo spazio vuoto dietro il pannello con una delle disposizioni indicate nella figura qui in basso
per saperne di più, leggi
le dispense di Angelo Farina, docente di acustica applicata all'Università di Parma
Nessun commento:
Posta un commento