martedì 7 febbraio 2012

lo screening uditivo nelle scuole primarie di Cosenza

Screening uditivo nelle scuole primarie
a cura dell’osservatorio per la prevenzione della sordità
e delle patologie che ritardano lo sviluppo psico-fisico-intellettivo del bambino
Dipartimento di Prevenzione
U.O. Centro Audiologico e Foniatrico
Progetto Prevenzione Sordità
Responsabile Dr. Angela M. D’Amato
Tel/fax 0984 893571

Una delle priorità del Centro Audiologico e Foniatrico, U.O. Pluridistrettuale del Dipartimento di Prevenzione dell'A.S.P. di Cosenza, è quella di ricercare la sordità per limitarne i danni, ma soprattutto di prevenire quelle patologie che, se non curate, possono diventare irreversibili. A tal uopo è stato elaborato un programma di Screenings Audiologici, sia nei Servizi di Neonatologia e Pediatria, che nelle strutture prescolastiche e scolastiche, per poter fare diagnosi precoci di sordità e rilevare eventuali disturbi del linguaggio.

Il Progetto di Screening Uditivo Neonatale Universale permette di selezionare una popolazione a rischio che verrà seguita, perché una diagnosi precoce consente di intervenire il più tempestivamente possibile, sul piano di cura, protesizzazione ed eventuale riabilitazione, in modo da non creare rallentamenti nello sviluppo cognitivo del bambino.


È importante questo intervento precoce perché il linguaggio si sviluppa, nel bambino normoudente, nei primi tre anni di vita; spostandoci nel tempo da questo periodo, i danni sul processo evolutivo diventano difficilmente recuperabili.


La diagnosi, l'eventuale protesizzazione precoce ed un corretto programma di riabilitazione consente, al contrario, di portare nei tempi fisiologici l'acquisizione del linguaggio, evitando così rallentamenti di apprendimento e problemi nell'inserimento scolastico futuro.


È attivo nelle Scuole Primarie ricadenti nel territorio dell’ASP di Cosenza, un OSSERVATORIO delle Patologie Catarrali per la "Prevenzione delle patologie che ritardano lo sviluppo psico-fisico-intellettivo del bambino".


Scopo della ricerca è quello di valutare, attraverso un esame obiettivo, eventuali patologie a carico dell'orecchio, naso e gola; attraverso un esame audiologico, eventuali deficit uditivi: in tal modo si indaga sulle etiogenesi delle patologie per prevederne e prevenirne i futuri e possibili danni.


Uno screening a questa età, quindi, è importante in quanto ci possono essere disturbi dell'udito (e, pertanto, del linguaggio), non solo come conseguenza di deficit genetici che si sviluppano dopo i primi anni di vita, ma anche quali complicanze di subdole patologie infiammatorie (virali o batteriche) che, se non debellate, possono cronicizzare con gravi conseguenze per il paziente, la famiglia e la comunità.


Questo programma di intervento che verrà svolto nelle prime e seconde classi della Scuola Primaria, ha l'intento di evidenziare eventuali deficit uditivi lievi o medi (con perdita dai 30 ai 40 dB) che possono passare inosservati o essere scambiati per disattenzione e lievi ritardi d'apprendimento e disturbi del linguaggio.


È stato scelto il primo ciclo della Scuola Primaria perché un bambino di 6 anni comincia a collaborare rendendo validi i test audiologici e logopedici.


Durante la permanenza nei vari plessi del circolo didattico, saremo disponibili a testare anche alunni delle classi superiori per i quali i genitori, attraverso gli insegnanti curriculari, facciano richiesta.


Il programma prevede un incontro con i bambini nelle rispettive classi (in modo da rispettare la loro tranquillità) durante il quale sarà aperto un dialogo, sotto forma di gioco, che prevede una visualizzazione degli organi di senso e la loro importanza nel tempo, per arrivare alla funzione uditiva.


Quando sarà instaurato un buon rapporto con la classe i bambini saranno chiamati uno ad uno e, sempre sotto forma di gioco, saranno valutati. Ai bambini affetti da un piccolo problema catarrale o altro sarà consegnato un invito, in forma assolutamente anonima, a recarsi presso l’U.O. CENTRO AUDIOLOGICO e FONIATRICO accompagnati dal proprio genitore, per un ulteriore e più approfondito controllo che consisterà in una serie di esami audiologici (esame audiometrico, esame impedenzometrico e Otoemissioniacustiche) o in un’osservazione logopedica.


Si arriverà così ad una diagnosi definitiva alla quale seguirà l'attuazione di eventuale terapia o riabilitazione.


I Dirigenti scolastici sono chiamati a sensibilizzare gli insegnanti curriculari i quali avranno il compito di informare adeguatamente i genitori degli alunni, spiegando la validità degli interventi preventivi, e di raccogliere i loro consensi scritti.


Lo screening s'inserisce felicemente e con raro tempismo nel progetto predisposto da questo assessorato "la città impara ad ascoltare", che muove dall’elaborazione di Alfred Tomatis, l’otorino che dedicò le sue ricerche ai rapporti tra orecchio e cervello, il primo che utilizzò Mozart come una sorta di equalizzazione preliminare all’ascolto e all’apprendimento, in particolare delle lingue straniere. L’assunto di base dell’autore del metodo audio-psico-fonologico è il seguente: ciascuno di noi nasce in un particolare ambiente sonoro, che condiziona il diaframma selettivo dell'udito. Si tratta di una banda uditiva propria della lingua alla quale si appartiene. Per esempio, gli inglesi parlano tra i 2.000 e i 12.000 Hz, i francesi tra gli 800 e i 1.800 Hz, gli italiani fra i 2.000 e i 4.000 Hz. Di qui la difficoltà di entrare nelle altre bande uditive. “Se la lingua che vogliamo imparare usasse i fonemi della nostra e possedesse lo stesso ritmo, non avremmo problemi”.
Le ricadute sono molteplici: da una diversa interpretazione dei disturbi legati alla scolarità (le difficoltà di lettura rimandano sempre a difficoltà d’ascolto), ai disturbi posturali e dell’età evolutiva.
Su un binario parallelo le teorie e la pratica di Edwin E. Gordon, conosciute come Music Learning Theory, un modo per sviluppare l’intelligenza musicale, per crescere con la musica, a partire – con una sintomatica convergenza con Tomatis – dall’età prenatale.
In questo contesto teorico-pratico si inserisce a pieno titolo l’emergenza, anche in assenza di sintomi, di procedere allo screening uditivo nelle scuole primarie al fine di rilevare, prevenire e curare eventuali disturbi di sordità, di apprendimento e del linguaggio che spesso si radicano non solo nel periodo neonatale e nella prima fase pediatrica, ma anche nella stessa età scolastica.
Lo screening audiologico, dunque, costituisce la fase valutativa e preliminare non solo di un’eventuale fase terapeutica ma anche di una sana rieducazione all’ascolto.

Nessun commento:

Posta un commento